Dopo molti anni passati in cantiere, venti anni fà circa, andavo a far parte dell'Ufficio Tecnico, di cui il responsabile era il P.I. Monacelli Gennaro (Nino). Un gruppo di ragazzi bravissimi, affiatati e quello che piu' conta capaci di eseguire il loro lavoro, anche grazie alla professionalità di colui che li dirigeva.
L'ambiente era perfetto, per poter svolgere il proprio lavoro, di tanto in tanto si poteva scherzare, a volte si poteva cucinare un piatto di pasta, ma quando c'era da spingere per consegnare un lavoro, tutti si facevano in quattro per non deludere, il capo. Si cominciava la mattina alle ore 8 fino alle 18,00 e se necessario anche fino alle 19,00, naturalmente a molti di noi faceva anche comodo per arrotondare il basso stipendio percepito a quei tempi (ora è pure peggio).
Vigevano alcune regole precise e rigorose, cioè il giorno del compleanno e onomastico di ciascuno di noi si doveva portare un vassoio 30x40 di pasticcini e relativa bevanda, previo regalino di tutti i colleghi. Dopo il pranzo si giocava tutti a traversone e coloro che uscivano per primi mettevano mille lire su fondo cassa rigorosamente custodito dal Geom. Martinoia, che sarebbe poi servito per organizzare una cena . Dico rigorosamente,perchè quando avevamo raggiunto la bella somma di circa ottocentomilalire (se ricordo bene), un bel giorno quando siamo andati a controllare la cassa, ci siamo accorti che detta somma di colpo si era volatizzata per andare a finire nelle tasche di qualche nostro collega di cui tutti sapevamo chi fosse ma nessuno ha mai azzardato a prenderlo di petto. Cosi' per la cena ci siamo organizzati diversamente.